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Enea Melandri

martedì 5 luglio 2011

La Scozia mette al bando l'Omosessuale

Il governo scozzese ha approvato una delibera curiosa: ha vietato ai propri funzionari di usare la parola "omosessuale". Al suo posto si dirà semplicemente "gay".

Questa è la loro motivazione:
"Non è accettabile l’uso della parola 'omosessuale'. Questo termine è offensivo per molte persone dal momento che è la parola usata per rendere illegale le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso."

Per cui alla base della decisione c'è la lotta alla discriminazione da parte dei gruppi antigay.
Può sembrare una cavolata, ma è una questione di political correct, un po' come da noi l'espressione 'non udenti' è invisa anche a loro, che non di rado chiedono di essere chiamati semplicementi 'sordi'.
Si può obiettare anche che 'omosessuale' è troppo ascritto alla sfera intima e sessuale della persona, mentre magari 'gay' è più omnicomprensivo, anche se non credo esistano delle caratteristiche 'in assoluto' gay.

L'intenzione, concludendo, è sicuramente apprezzabile. Parlando da italiano, direi che i passi da fare per combattere la discriminazione sono ben altri, ma in Scozia sono già avanti a noi anni luce in materia, e questa mossa del governo mi strappa un sorriso, d'ammirazione per loro e amaro per noi.

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1 commento:

  1. da noi il massimo possibile sarebbe una norma a firma giovanardi-calderoli che vieta le parole "gay" e "omosessuale" sostituendole con "frocio", "culattone" e "diverso"...

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