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Enea Melandri

martedì 26 aprile 2011

I Bassoliniani sostengono il candidato del PdL

“Lettieri può rappresentare la vittoria di un nuovo civismo” questo il contenuto di un appello pubblicato giorni fa su un quotidiano di Napoli. Ma non si tratta del solito slogan da campagna elettorale per il candidato del centrodestra, bensì di un documento firmato da intellettuali, exdirigenti ed assessori del centrosinistra.
Dietro al manifesto, accusa il candidato sindaco del Pd Mario Morcone, c’è la regia di Claudio Velardi, lo stratega della campagna elettorale di Lettieri: anche lui un ex bassoliniano, assessore con Bassolino sindaco e assessore con Bassolino presidente della giunta regionale.
A firmare l'appello, tra gli altri, un ex assessore della giunta Iervolino, l’avvocato Felice Laudadio, un ex regista della prima campagna elettorale di Bassolino, Antonio Napoli, ex assessore Pds, ex segretario regionale Pds, che per un periodo ha lavorato a Palazzo Chigi con Massimo D’Alema premier ed oggi è socio di Velardi in una delle sue aziende di comunicazione politica; l’ex segretario del ministro verde dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, Alessandro Nardi, che ha lavorato con Pecoraro al ministero e che fu nominato dalla giunta Bassolino, poche settimane prima delle elezioni regionali, presidente di un parco naturale campano; l’ex presidente per nove anni dell’Ato 3 (ambito territoriale ottimale dell’acqua dell’are a vesuviana) Alberto Irace, già vice sindaco Pds di Castellammare di Stabia; l’intellettuale di sinistra Gerardo Ragone; il presidente della Camera di Commercio Gaetano Cola. E molti altri che a lungo hanno infoltito l’elenco dei ‘bassoliniani’.

I sottoscrittori rivendicano l'atto, e si giustificano: “Ci ha scioccato l’ultimo atto, il grottesco epilogo delle primarie, che dovevano riavviare un dialogo con la città, e invece hanno confermato la pura logica di potere e di autoconservazione del centrosinistra napoletano”.
Lettieri, quindi, è “la novità che ci vuole”, persona “che non proviene da apparati di partito, uomo serio e concreto, che ha idee e determinazione per affrontare i problemi napoletani”. “La sua elezione a sindaco" concludono "può rappresentare la vittoria di un nuovo civismo”.

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