I risultati della perizia tecnica sull'inquinamento elettromagnetico provocato da Radio Vaticana, realizzata per il tribunale dal perito Andrea Micheli dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, attesterebbero che le antenne dell'emittente della Santa Sede provocherebbe tanti morti quanto quelli di un'esplosione nucleare.
"Dati così allarmanti si riscontrano solo in zone dove ci sono effetti da bomba atomica" commenta il coordinamento dei Comitati di Roma Nord.
Il rischio di leucemia entro i 12 chilometri dalla Radio sarebbe di circa 5 volte superiore, dice la perizia. In risposta, la Santa Sede ha presentato una contro-perizia realizzata dal famoso oncologo Umberto Veronesi (appena nominato presidente dell'Agenzia Sicurezza Nucleare, ndr) che esclude effetti negativi per la salute dall'inquinamento elettromagnetico.
Stefano Pesci, il pm che tratta la causa, dovrà decidere se archiviare o rinviare a giudizio i responsabili dell'emittente. I comitati cittadini romani chiedono l'immediata sospensione delle trasmissioni.
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