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Enea Melandri

mercoledì 28 luglio 2010

Il Mio Bavaglio

Sull'onda delle recenti leggi che cercano in ogni modo di limitare la libertà d'espressione, dal decreto Levi (ritirato), dall'emendamento D'Alia (abrogato), dal Ddl Carlucci per togliere l'anominato in rete (arenato alla Commissione Trasporti), fino al Decreto Legislativo Romani (ne parlo qui) e al ddl Intercettazioni (ne parlo qui), ho deciso d'improvvisarmi leguleo e scrivere io stesso una bozza di norma per regolamentare il diritto e la libertà d'espressione. (come già feci qui per la scuola e qui per la legge Merlin)

Senza addentrarmi nei cavilli giudiziari su cui non ho la preparazione necessaria, tento di tracciare un documento "astratto" che liberi la comunicazione in modo degno di un paese democratico.
Gli unici due limiti che intendo porre, oltre a quello della verità, ovviamente, sono il "buon costume" (che ho definito qui) ed il "principio di tolleranza", una sorta di applicazione mediatica della Legge Mancino, che vieti esternazioni intolleranti e discriminatorie a sfondo razzista, sessista, religioso, politico o culturale in genere; trattandosi, quello della comunicazione, di un ambito delicato, sono compresi nei divieti anche l'allusione e il doppio senso.

Principi Generali
La Libertà d'Espressione, insieme a quella d'Informazione, è la più alta forma di Libertà concessa e conquistata da un popolo democratico, e l'attività di comunicatore e/o informatore non può subire limitazione alcuna, se non quelle espresse dalla verità, dal buon costume e dal principio di tolleranza, alle dovute condizioni.

Libertà d'Informazione Attiva
Chiunque può essere attivamente promotore di flussi informativi e mediatici, con le uniche limitazioni sul contenuto e sulla forma imposte dalla verità, dal buon costume e dal principio di tolleranza.
Viene abolito l'ordine dei giornalisti, considerato una corporazione capace di minare le libertà in oggetto (ne parlo qui).

Albo Tecnico
Viene istituito un albo tecnico per i giornalisti.
L'iscrizione è gratuita e subirdinata al superamento di un esame tecnico che servirà a valutare competenze e capacità del richiedente.
L'argomento dell'esame non potrà riferirsi a fatti di attualità e/o rilevanza politica, per non rischiare di fuorviare il giudizio finale sulla base delle personali opinioni dell'esaminando.
L'esame dovrà tenersi presso un'istituto pubblico di grado liceale od universitario, ed essere tenuto da docenti di lingua italiana.
L'iscrizione all'albo tecnico, però, non costituirà una condizione vincolante e necessaria per l'esercizio dell'attività di giornalista.

Liberalizzazione della Stampa
Con l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti, non sussiterà più l'obbligo di iscrizione per gli editori, per chi pubblica a scopo di lucro e per chi vuole accedere alle provvidenze pubbliche.

Stampa Individuale
Per stampa individuale sono da intendersi tutte quelle forme di comunicazione prodotta e diffusa a titolo gratuito da un soggetto o da un gruppo di sostenitori di una causa, anche appoggiandosi ad fornitore di servizi esterno.
Rientrano in questa categoria ad esempio i blog, i giornaletti di quartiere o riferiti al mondo dell'associazionismo in genere.
Non è necessaria alcuna autorizzazione per gestire un canale di questo tipo, con l'unica vincolante della verità. Con preventiva nota informativa, si potrà, a titolo personale, infrangere buon costume e principio di tolleranza, nel rispetto della libera espressione.
Nel rispetto della già citata legge Mancino, però, sarà vietato esprimersi a nome di un gruppo o di un'associazione violando il principio di tolleranza.

Finanziamenti Pubblici
Le pubbliche provvidenze possono essere erogate solo a quelle testate, diffuse a titolo gratuito, che perseguono finalità di tipo umanista, solidale, ambientalista od animalista che raccolgono almeno un certo numero di sostenitori (copie stampate).
Non saranno finanziate pubblicazioni che violino il buon costume o il principio di tolleranza.
Esse dovranno essere stampate, per accedere ai finanziamenti, presso una tipografia indicata dallo Stato, su carta riciclata ed in bianco e nero, salvo diverse ed indispensabili esigenze di comunicazione.
Qualora più copie di una medesima pubblicazione debbano pervenire ad utenti residenti nella stessa abitazione, sarà possibile inviarne solamente una copia, salvo differenti necessità dei fruitori.

Possibilità di infrazione del Buon Costume
Tutto quel materiale che viene diffuso on-demand, per cui risulta impossibile determinare le condizioni di accesso (età del fruitore, orario di accesso), e per quello per cui risulta indispensabile l'inosservanza del limite del buon costume (ad esempio di carattere medico) è previsto l'inserimento di una breve nota in apertura che informi l'utente del contenuto prima dell'accesso.

Diritto d'Autore e Fonti
Sarà possibile utilizzare gratuitamente, citandone la fonte, tutto quel materiale che viene già distribuito in modo gratuito.
Chiunque ha il diritto di diffondere le informazioni di cui è entrato in possesso, anche se lo ha fatto in modo illegale; in quel caso, dovrà essere punito per le modalità con cui ha acquisito la notizia, qualora dimostrato l'illecito, e non per la diffusione in sé.
Per documentare un'informazione, qualora necessario, sarà anche possibile utilizzare materiale protetto dal Diritto d'Autore.

Satira
Il diritto d'espressione include anche la libertà di satira. Vignette, barzellette, scatch o qualunque altro contributo rientri in quest'ambito può essere liberamente diffuso, rispettando i principi di immediatezza ed ironia propri della satira.

Fammi sapere cosa ne pensi, scrivimi o collegati alla mia Pagina Facebook.

1 commento:

  1. già che affrontando l'argomento citi i famigerati emendamento D'Alia e il Ddl Carlucci, ficco il naso per segnalare che il Ddl sulle intercettazioni estende i suoi sforzi a ridurre, e notevolmente, ANCHE la libertà di espressione in rete
    http://lanavesullonda.blogspot.com/2010/07/dove-non-e-riuscito-lemendamento-dalia.html#comments

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