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Enea Melandri

martedì 20 luglio 2010

Tutti Insieme Appassionatamente


Insolite coalizioni politiche si formano nel bel paese: nel comune di Recoaro Terme (VI), a sostenere la candidatura di Perlotto, si vedono riuniti i democratici del PD ed i neofascisti della Lega Nord. Il ramoscello d'ulivo unito alla spada di Alberto da Giussano.
Giaretta, segretario regionale del PD, e Gobbo, rappresentante del Carroccio, approvano "Avevano lo stesso programma". "Io ribadisco non solo che le amministrative non seguono i parallelismi delle logiche nazionali della politica, ma anche che sono proprio fuori dalla politica più in generale... Sulle situazioni locali ci si confronta sulle cose concrete ed è lì che si trova l’accordo o la divisione" aggiunge l'esponente leghista.
Ma il caso-Recoaro non è l'unica bizzarria. Alle falde dell'Etna altre situzioni destano curiosità: a San Giovanni la Punta (CT), PD e PdL, ma anche UDC ed Mpa, sostengono lo stesso candidato, tal Andrea Messina, "il sindaco di tutti", è proprio il caso di dirlo. A Pedara, sempre nel catanese, l'ex-ministro Bianco (PD) sostiene un candidato dell'Mpa (di Raffaele Lombardo) assieme a Nello Musumeci, tra i fondatori de Le Destra.

"La schizofrenia del Pd non ha confini", “Li unisce solo l’occupazione di potere” tuonano Sgobio e Licandro, entrambi del PDCI.
“Il segreto di quest’ammucchiata" rivela Giovanni Bottino, candidato sindaco con una lista civica "è dietro le assunzioni di politici e parenti alla Multiservizi e nel business del cemento alimentato da 60 programmi costruttivi per un totale di 2800 villette di lusso da realizzare con le cooperative”.

A prescindere dalle convergenze programmatiche dei candidati, ritengo alquanto imbarazzante l'alleanza di formazioni così distanti sul piano ideologico e politico. Io stesso condividevo alcuni punti del programma de La Destra alle ultime elezioni politiche nazionali, ma da qui a sostenere la premiership di Daniela Santanchè ne passa.

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