lunedì 28 giugno 2010
No alle Quote Rosa
Mi rendo conto che esiste il problema della rappresentanza femminile (e anche di quella giovane) in politica, ma imporre per legge una quota di candidature nelle liste riservate al gentil sesso mi pare una cosa senza senso.
Voglio politici onesti e seri, capaci e preparati, non scelti in base a caratteristiche fisiche come il sesso, il colore dei capelli o la lunghezza del naso!
E se, caso limite, l'eletta cambia sesso e diventa uomo che si fa? La si fa dimettere e la si sostituisce con la prima delle non elette?
Se poi con la scusa della rappresentanza femminile dovessimo trovarci eletto l'intero corpo di ballo delle ereditiere o delle letteronze, preferisco di gran lunga un Parlamento tutto 'blu' ma almeno capace di fare il suo lavoro.
Diciamo però che le quota rosa possono essere una buona misura provvisoria sul cammino dell'integrazione e dell'apertura alle categorie più emarginate, ma non una misura definitiva e assoluta.
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Le quote rosa sono una gran stronzata, altro che buona misura provvisoria... ma tanto nella falsa democrazia in cui siamo immersi (in primis il sistema elettorale) qualsiasi cosa tirano fuori è una gran stronzata.
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