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Enea Melandri

giovedì 26 maggio 2011

Quorum o Non Quorum?

Questione annosa quella del quorum per i referendum.
La Costituzione, all'articolo 75, comma 4, prevede che "La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi". Questo è il quorum, cioè il numero minimo di votanti, che è del 50%+1 degli aventi diritto.

Dal 1997 nessuna consultazione ha più raggiunto questo traguardo.
All'estero, sono pochissimi i paesi che prevedono questa clausola per attestare la validità di un referendum; ad esempio, in Svizzera e negli Stati Uniti, paesi che fanno ampio uso del referendum, specialmente a livello locale.
Molti propongono di abolire il quorum, rendendo valida la consultazione a prescindere da quanti vadano alle urne.
Anch'io, istintivamente, sarei propenso a una cosa del genere; ma poi mi viene in mente un altro problema, quello dell'informazione. Se abolissimo del tutto il quorum, chi controlla l'informazione (e direi che qui in Italia è un timore più che fondato, ndr) potrebbe decidere di non parlare della cosa, ed evitare che, magari, chi trarrebbe vantaggio dal voto, non lo sappia, ed a votare andrebbe solo pochi interessati e padroni del vapore.
Per questo, ritenzo azzardato abolire del tutto il quorum, ma sono favorevole ad un suo forte ridimensionamento, magari anche con una ripartizione locale: il 20% nazionale, con almeno il 10% di ogni regione. Questo, per avere una minima garanzia che a votare si siano recate le più diverse estrazioni sociali e territoriali.

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1 commento:

  1. oggi, grazie alla disinformazione, chi ha interesse a non far passare il referendum non informa, la gente non vota e il referendum non passa. col tuo scenario, grazie alla stessa disinformazione, chi ha interesse a far passare il referendum non informa, la gente che ci terrebbe a votare sì non vota, chi deve votare no è lo stesso che disinforma e che quindi sa e va a votare no, e la risposta che vince è "no".

    il risultato è lo stesso, ma con una bella differenza: oggi non serve neanche che i lobbisti votino per averla vinta, basta non raggiungere il 50%+1 dei votanti; senza quorum, pur disinformando, i lobbisti dovrebbero alzarsi dalla poltrona in pelle umana e andare a votare no, quindi sono TUTTA LA VITA per l'abolizione RADICALE dell'istituto del quorum. aggiungerei poi la possibilità di votare mediante internet, accedendo ad un sito con connessione protetta sia da computer che da smart-phone, cosicchè nessuno ha più la scusa di non andare a votare per andare al mare potendo votare pure dalla spiaggia. ovviamente il tutto affiancato da una completa revisione della composizione e della competenza dell'agcom, prevedendo sanzioni amministrative direttamente per i direttori di tg che violano le norme (non come oggi che dobbiamo sorbirci ilvio a reti unificate e pagare pure la multa) ed eliminando la partitocrazia dall'organo di tutela.

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