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Enea Melandri

lunedì 13 giugno 2011

Difendere l'Amore

“La prima volta che mi sono avviata in questo viaggio artistico e musicale ero una semplice donna americana, ero figlia di una 2 generazioni di americani. Non sapevo ancora la passione e il fervore per le uguaglianze e la giustizia sociale che mi sarebbe cresciuta dentro dal profondo del cuore. Mano a mano che mi sono avvicinata a voi con la danza, l’arte e la moda, la celebrazione della nostra individualità mi è apparso chiaro che la mia più grande missione era di diventare parte della mobilitazione della comunità Lgbt. Oggi e ogni giorno noi combattiamo per la libertà per la giustizia, chiediamo compassione comprensione e sopratutto vogliamo piena uguaglianza ADESSO!

Sono arrabbiata come tanti di voi oggi ma noi dobbiamo trasformare questa piazza italiana in una vera e propria piazza elettrica. Dobbiamo dare prova della nostra rabbia della nostra pena ma questo ci deve rende più forti, oggi, nel proclamare la difesa dell’amore. Per alcuni governi i diretti non sono una priorità sociale, sono ambigui. Nel mio Paese la trasparenza della democrazia è diventata confusa in seguito a procedure politiche. Navigo su Google, Internet per cercare questa verità politica, questa giustizia sociale. Io voglio vedere, come voi, le argomentazioni e parte di questo dibattito della democrazia, voglio avere voce in capitolo in questo dibattito.

In Usa si possono celebrare diritti dei gay ma in qualche modo il problema politico esiste sempre. Ma adesso parliamo di Europride. Alzate le mani, voglio vedervi tutti… Non è una festa o manifestazione pacifica ma noi siamo qua per difendere l’amore. Voglio dire grazie a tutti colori che sono qui in questa bellissima piazza: Ciao Roma! Mi sono svegliata stamattina nel mio albergo ho dato un’occhiata a questa città bellissima e subito ho iniziato a sentire i mashup di Paparazzi, Judas e Born This Way… Grazie grazie tantissimo per aver permesso alla mia musica di far parte di questa manifestazione. È un onore per me essere qui oggi. A tutti gli organizzatori dell’Europride che combattono per i diritti Lgbt , voglio dire grazie Grazie, abbiamo bisogno di voi!

Bravo Alemanno, lo ringraziamo per aver coordinato questo evento che ci ha consentito di essere qui oggi per celebrare tutto pacificamente. (seppur con parecchie critiche, ne parlo qui)

Per me è un onore essere qui inoltre e vorrei ringraziare Donatella Versace. Lei ha praticamente realizzato questo vestito sul palco. Ho un abito dell’ultima collezione di Gianni Versace. Guardo nella folla e vedo che ci sono così tanti cittadini europei che lottano per la loro libertà, Per quei diritti che in molti paesi sono ancora illegali. Viaggio molto nel mondo, stringo loro la mano e voglio dire che è il vostro coraggio che mi ha ispirato. Le storie di tutti i miei carissimi fans, soldati, dei senzatetto, di coloro che cercano di perorare la causa dei diritti della comunità Lgbt, queste sono le storie e devono essere raccontato al mondo, le storie che hanno cambiato il mondo e che hanno parlato a difesa dell’amore

Noi siamo qua oggi non certo perché non abbiamo meno valore! Siamo qua per proclamare la nostra forza e la nostra intelligenza. Non vogliamo essere trattati se non da essere umani. Il 26 giugno 1969 nel West Village è nato il movimento gay: noi eravamo tutti insieme quella notte come eravamo qui questa sera per la solidarietà. Siamo qui per riunirci insieme. E lo dico ancora una volta: dobbiamo andare avanti nella difesa dell’amore. Siamo qui insieme per chiedere e difendere diritti umani, per porre fine alla discriminazione e all’intolleranza. Abbiamo fatto tanti progressi progressi anche per la visibilità Lgbt, abbiamo fatto tanto contro la violenza e l’omofobia.

Ho parlato di queste cose in tutto il mondo, ho sempre ricordato queste versioni e mi viene chiesto perché parli così tanto dei gay. Mi chiedono “Perché sei così gay?” Perché mi fanno queste domande? Perché è così importante questa cosa per te? Io sono figlia della diversità. Sono una della generazione che sente obbligo morale di esercitare questa potenzialità rivoluzionaria e fare del mondo un mondo migliore. E, su una scala “gay” da uno a 10, io sono una Judy Garland di 42 (icona gay storica), Sono consapevole del fatto che molti governi non consentono ai concittadini di avere questi consensi per me è terribile. C’è censura nella comunicazione e vorrei dire che in qualche modo queste barriere dobbiamo abbatterle . Conosco tante storie e spero che possano sempre essere messe più in luce. Noi del resto siamo fatti e nati così.

È la quantità di queste storie che hanno subito tanta discriminazione non permettono alla gente che la diseguaglianza è un effetto che ancora si sente adesso e in futuro. Vorrei nominare alcuni governi: Lituania, Russia, Polonia, Budapest, Libano, i Paesi del Medio Oriente. Non c’è un unico esempio di paese o legge per parlare degli effetti e della gente che arriva a gesti estremi per queste forme di isolamento: arrivano anche al suicidio. Io sono qui oggi, non solo perché sono una donna, ma perché cittadini europea. E chiedo ai governi di fronte al mondo di facilitare il nostro sogno di uguaglianza: Aiutateci a trovarci insieme nella pace, non divideteci!

So delle religioni, ho rispetto a chi crede ma credo che sia importante rivendicare il cambiamento, riconoscerlo. Sono tante le questioni sociali, reali, serie. E io credo che in qualche modo tutto questo non debba avere un effetto nefasto sull’uminità. A volte i Presidenti dei governi sono così influenti… noi siamo qui perché spero riescano a capire che noi Lgbt non abbiamo accesso al dibattito politico. Lottiamo per la nostra identità. Quanto arriverà il giorno del nostro matrimonio, il giorno in cui porre fine a questa discriminazione? Come trasformare l’oppressione del passato nella liberazione del futuro? Facciamo nascere una nuova ideologia internazionale, siamo insieme per riassumere la nostra storia, lo vogliamo fare oggi. Dobbiamo essere rivoluzionari, farci voce dell’amore, della potenza umana, essere forti, per salvare vita e incoraggiare unità in tutto il mondo. Grazie!”. Parla Lady Gaga dal palco dell'Europride 2011 a Roma l'11 giugno.

Un discorso profondo, maturo e serio.
Pulito e generico al punto giusto, senza riferimenti al Vaticano o alla legge contro l'omofobia; nessun attacco alla Costituzione come temuto nei giorni scorsi dagli Onorevoli Buttiglione e Binetti.
Ancora una volta Lady Gaga rivela un'anima nobile ed una coscienza sociale più evoluta di molti dei fossili che invece siedono in Parlamento.
Musicalmente non è il mio genere, ma ho acquistato il suo ultimo album perchè ammiro un'artista capace di utilizzare il suo potere e la sua influenza per fare veramente qualcosa (come ha fatto qui).

1 commento:

  1. quello che fa ridere, secondo me, è chi in italia la denigra e allo stesso tempo, magari, idolatra due mezze calzette come ligabue e vasco. la prima vista come una macchietta dal talento limitato che fa canzonette ed i secondi visti come gli alfieri della musica italiana nel mondo. poi approfondisci, scopri che la prima ha studiato musica all'università mentre i secondi manco sanno cos'è uno spartito, scopri che la prima si batte per grandi ideali mentre ligabue canta "e la vita che non spendi che interessi avrà?" intendendo con "spendere" la vita la tendenza a spappolarsi agli happy hour e, infine, scopri che mentre la prima rappresenta l'italianità (essendo orgogliosa delle sue origini del bel paese) in tutto il mondo grazie alla sua fama planetaria gli altri due arrivano alla barriera di ventimiglia poi son meno famosi di un calciatore del portogruaro.

    quindi, nonostante io ascolti prevalentemente musica elettronica, ammiro molto lady gaga per tutto quello che sta portando avanti, e son contento di poter dire che è un po' italiana come me.

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