"L’attentato a Belpietro era una bufala". A dirlo, nientemeno che la prima pagina de Il Giornale.
Intendiamoci, a sostenere una cosa simile sono in tanti (anzi, SIAMO in tanti), per le incongruenze, l'assenza di prove, riscontri e testimonianze, ma non mi aspettavo di trovare un alleato nel quotidiano della famiglia Berlusconi.
I Pm, continua la rivelazione, sarebbero pronti ad incriminare il Capo Scorta per l'invenzione.
Ma attenzione, dietro l'articolo non c'è alcuna volontà di informare o fare chiarezza su uno dei casi più strani degli ultimi tempi; è tutta una questone di faide interne.
Alessandro Sallusti - neo direttore de "Il Giornale" - ha voluto (o dovuto?) vendicarsi della dipartita di Feltri, facendola pagare a lui, Belpietro e Libero in un colpo solo.
Il quotidiano si è trovato improvvisamente più debole con la fuga di Feltri dalla direzione, e con un rivale agguerrito in più, e questo nel momento più difficile. Tra lui e Sallusti la tensione è subito salita ai massimi. Una brutta rottura, presa male pure dall'editore finale.
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