Dopo avervi raccontato della voglia di diaspora pugliese (qui), una nuova iniziativa scuote l'assetto regionalista italiano.
Il presidente provinciale di Salerno, Edmondo Cirielli (ah già, la legge per tagliare le prescrizioni) guida la carica di 61 comuni che chiedono di staccarsi dalla regione. La Corte di Cassazione sarà presto chiamata a sancire la legittimità di questa delirante richiesta.
La nuova regione Salerno dovrebbe nelle motivazioni riportare alla luce un feudo di 1400 anni fa.
Come ho già spiegato, credo che queste richieste abbiano il solo scopo di creare nuove poltrone da occupare, nuovi apparati in cui imboscare ed infiltrare parenti, amici e conoscenti.
Più il potere si fraziona, o meglio, più le responsabilità si frazionano, meno valgono, e si finisce per creare un esercito di burocrati e figure di potere, senza alcuna responsabilità o dovere; si fa credere che così diminuisca la distanza tra popolo ed istituzioni, che aumenti il controllo e l'autonomia locale, ma in realtà si aumenta solo l'accentramento e la presa del potere centrale.
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