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Enea Melandri

lunedì 20 dicembre 2010

La Rivincita

Certe notizie passano inosservate.
La Corte di Conti ha condannato i dirigenti Rai Agostino Saccà e Antonio Marano a pagare 110 mila euro per i danni provocati dal rifiuto di reintegrare Michele Santoro: por ricevendo lo stipendio, si umiliava il giornalista non facendolo lavorare.
L'inizio della vicenda è il 18 aprile 2002, quando il Presidente del Consiglio emanò il famoso 'editto bulgaro', con cui chiedeva l'intervento della dirigenza Rai contro Biagi, Luttazzi ed appunto Santoro.
"Un importante precedente” lo definisce Domenico D'Amati, legale del giornalista, che ”afferma due importanti principi”, ”Il primo è che la Rai e’ un’azienda pubblica e quindi i suoi amministratori la devono gestire in modo da non danneggiare l’erario. Il secondo è che la cattiva gestione del personale è titolo di responsabilità, anche a livello individuale, degli amministratori”. D’Amati nel 2005 presentò l’esposto alla suprema magistratura contabile, che spiega ”ci sono molti altri casi, magari meno noti della vicenda Santoro, di persone accantonate ingiustamente, che hanno continuato a ricevere lo stipendio senza poter lavorare nè esprimere la loro personalità. E’ accaduto più di una volta, anche perchè spesso in Rai i cambiamenti di posizione dei dipendenti avvengono in relazione a modifiche degli assetti politici. La sentenza della Corte è dunque un importante precedente”.
Non risparmi toni entusiasti Giuseppi Giulietti, portavoce di Articolo21 “La notizia è la conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto: gli atti di censura non sono solo un danno alla libertà di informazione ma rappresentano un gravissimo danno patrimoniale”.
“Purtroppo questi episodi proseguono ed altri sono annunciati. Ci auguriamo che dopo la sentenza della Corte dei Conti la Rai decida di cambiare pagina e di cominciare a sanzionare coloro che censurano e non coloro che sono censurati. Ci fa piacere ricordare che l’esposto accolto è quello presentato dall’avvocato Domenico D’Amati che oltre ad essere uno dei professionisti più apprezzati e riconosciuti è anche il presidente del Comitato scientifico di Articolo21″.

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