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Enea Melandri

lunedì 27 giugno 2011

Intanto, li Spaventiamo

Il Presidente dell'Anm Luca Palamara non ha dubbi "E' cominciata la stagione per punire le toghe".
Non ci sono altri commenti per giudicare il blitz della maggioranza per introdurre un emendamento nella legge Comunitaria che riguarda la responsabilità civile dei magistrati.
Alza la voce Giulia Bongiorno (Fli), presidente della commissione Giustizia, secondo la quale "è sì necessario intervenire sulla responsabilità" ma è sbagliato il modo scelto perchè la norma così com'è stata scritta "è solo illogica e ha sapore punitivo". In più, aggiunge, non ha senso che una riforma del genere sia stata presentata alla Comunitaria e non in commissione Giustizia ("dove si stanno esaminando due testi sull'argomento").
Tutto comincia quando il relatore della Comunitaria, il leghista Gianluca Pini, presenta un emendamento a sorpresa che estende la responsabilità dei giudici ad ogni "violazione manifesta del diritto" (ora è solo "per dolo o colpa grave") compresa l'errata interpretazione della norma (viene soppressa la parte della legge che esclude questa fattispecie).
L'opposizione tenta una mediazione, per mano degli Onorevoli Ferranti (PD), Rao (UDC) e Palomba (IDV) per "cercare di ridurre al massimo i danni", ma la mossa viene respinta. Solo una piccola parte della proposta di minoranza viene accolta, per essere inserita nell'osservazione non vincolante che viene data al parere: è vero che il magistrato potrà essere considerato responsabile per ogni violazione manifesta del diritto, ma perchè ciò avvenga si dovrà provare prima la sua intenzionalità; indicare con chiarezza qual è la norma violata; accettare se c'è scusabilità o meno dell' errore; provare che sia stata ignorata manifestamente la giurisprudenza Ue.

"E' solo un golpe" sintetizza Palomba, IDV "la maggioranza vuole solo punire e minacciare i magistrati italiani".

Credo, ma parlo da non esperto di legge, che se la proposta della minoranza verrà approvata, il testo finale ne risulterà talmente annuacquato da renderlo inapplicabile.
La responsabilità civile dei magistrati già c'è, l'idea iniziale di Berlusconi era che a risarcire gli eventuali danni fossero i colpevoli di tasca propria. Con quest'emendamento, però, non si farà altro che aumentare le cause contro la giustizia, che per legge devono essere rifuse dallo Stato.

1 commento:

  1. se bisogna provare l'intenzionalità significa che il dolo esce dalla porta e rientra dalla finestra, e se bisogna provare la mancanza di scusabilità la stessa cosa si può dire per la colpa grave. quindi hai ragione: se passa l'emendamento dell'opposizione l'emendamento di gianluca pini viene svuotato di ogni significato, rimanendo valida la legge originale.

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