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Enea Melandri

lunedì 11 ottobre 2010

L'Italia investe sulla Mobilità Sostenibile... in Cina, però

E' di qualche giorno fa la notizia del protocollo d'intesa firmato dal Ministro dell'Ambiente italiano Stefania Prestigiacomo ed il suo omologo in terra cinese Wan Gang.
Oggetto del documento è l’ambiente, in particolare la mobilità sostenibile e le auto elettriche ed ibride.
Non illudetevi: la collaborazione, infatti, nasce per “aiutare” il governo cinese a portare avanti il PROPRIO programma di mobilità elettrica.

Come spiega la nota del Ministero dell’Ambiente:
Il Governo cinese ha infatti chiesto la collaborazione del Ministero dell’Ambiente Italiano per l’attuazione del programma “Mille auto elettriche/ibride in 10 città” lanciato dal ministro Wan Gang nel 2009. Il progetto potrà avere interessanti ricadute per le imprese italiane presenti in Cina in settori come l’elettronica, delle batterie, della componentistica

Ovviamente tra i beneficiari del protocollo c'è la Fiat, l’unico big europeo del settore che non ha uno straccio di prodotto elettrico o ibrido, e che probabilmente non si sogna neanche di progettarlo a breve:

Il programma si inserisce in un momento di grande dinamismo anche dei rapporti fra le aziende private dei due paesi in questo settore, segnato in particolare dalla nascita di una joint venture fra Fiat e un’azienda cinese per la costruzione di automobili in Cina. Il Ministero dell’Ambiente punta, anche attraverso questo accordo con il gigante economico orientale, ad incrementare la presenza e la tecnologia a disposizione del nostro paese in un settore strategico per il futuro sostenibile soprattutto delle aree urbane.

E da noi?
Da noi è stato appena istituito il "Tavolo Tecnico per la Mobilità Sostenibile": invitati Confindustria, l'ANFIA (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche), Federchimica, Assoelettrica, Assocostieri, Federutility, UNIRAE, Confinustria - Servizi innovativi e tecnologici e - nientemeno che - l'Unione Petrolifera.

E le Associazioni Ambientaliste? No, loro no.

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