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Enea Melandri

mercoledì 16 marzo 2011

Aborto, un Nuovo Attacco

Eugenia Roccella, sottosegretario al Ministero della Salute, dirama alcune 'linee guida' che di fatto stravolgono la legge sul diritto all'aborto.
Per rendere più difficile l'applicabilità della legge 194, stavolta si interviene sui tempi, riducendo da 24 a 22 settimane il limite massimo per l'aborto terapeutico.
La Roccella difende la sua idea "il limite di 22 settimane è largamente condiviso dalla comunità scientifica e rispetta lo spirito e la lettera della legge 194, che stabilisce il divieto di interruzione di gravidanza nel caso di "possibilità di vita autonoma del feto".
La comunità scientifica, però, appare scettica, e fa notare che un feto di 22 settimane soppravvive autonomamente solo nel 5% dei casi. Persino le linee-guida dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dell'Ospedale Gemelli di Roma, stabiliscono che, in caso di parto prematuro alla 22° settimana, non si deve rianimare il neonato, ma offrirgli solo cure palliative.
Inoltre, quello di 22 settimane è un limite molto vicino alla prima ecografia morfologica per individuare eventuali malformazioni. "Con un limite così stretto, dopo una diagnosi, una coppia non potrà scegliere di interrompere la gravidanza, e non le resterà che accrescere il numero di quelle costrette ad abortire all'estero" spiega Elisabetta Canitano, ginecologa e presidente dell'Associazione di Vita di Donna.

Ancora una volta (ne parlo anche qui) il Governo attacca l'aborto per fare le avances ai cattolici in cerca del sostegno elettorale, in un nuovo mercato delle indulgenze. (ne parlo anche qui).

1 commento:

  1. Da dove arriva quest'altra bigotta? Chi la conosce? E' un'altra che vestirà tra poco le vesti di suor gertrude? Ma andasse a lavare i piatti ai ristoranti cinesi. Perchè in Italia abbiamo già chi domina sulla nostra vita.
    Hanno bisogno dei voti dei preti per continuare a
    mandarci nella merda.

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