lunedì 29 novembre 2010
Giusto il Referendum Svizzero
L'approvazione del referendum introduce nella Costituzione un articolo che stabilisce la revoca automatica del diritto di soggiorno a tutti gli stranieri condannati, con sentenza passata in giudicato, per aver commesso reati quali omicidio, rapina, traffico di esseri umani, stupri, effrazione e altri reati violenti.
Io lo trovo giusto. Se vuoi andare a vivere in uno stato estero, rispetti le leggi locali.
Non è la solita litania infantile "prova ad andare a casa loro per vedere cosa ti fanno" (parlo qui del mio punto di vista in proposito), ma una questione di integrazione.
Poi, per come la vedo io, è ovvio che per quegli stranieri in fuga da una guerra o che in patria rischierebbero la morte, occorrerà studiare pene alternative, ma credo che concetto di fondo sia giusto.
Simonetta Sommaruga, neoministra socialista della giustizia, ha sottolineato che "gli stranieri, nella stragrande maggioranza, non sono criminali e sono ben integrati". Il loro contributo sociale ed economico è molto importante. Secondo gli oppositori l'innovazione rischia di violare le disposizioni di alcuni trattati internazionali e accordi sottoscritti dalla Svizzera, anche con l'Ue.
L'Udc/Svp ha fatto campagna stigmatizzando gli stranieri che abusano degli aiuti sociali ed affermando con insistenza che nel 59% dei casi di omicidi intenzionali gli imputati sono stranieri; senza badare a spese ha affisso manifesti minacciosi in tutto il Paese, ed oggi ha riscosso il successo. Vi ricorda qualcuno questo?
sabato 27 novembre 2010
Discorso di Enea Melandri del 27/11 a Ravenna sulla Libertà d'Informazione
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giovedì 25 novembre 2010
Uno Slogan inadeguato contro la Violenza sulle Donne
Ma in Cile smacchiano il latte col caffè, scegliendo uno slogan da osteria che tra le righe incoraggia ad un'altra forma di violenza, quella verso gli omosessuali.
"Chi picchia una donna è frocio", questa la frase scelta da Carol Schmidt Zaldivar, il ministro del Servizio Nazionale Femminile, per promuovere l'iniziativa.
In molti sollevano il dubbio che cercare di fermare un tipo di violenza promuovendone un altro non possa essere un mezzo accettabile. Lo stato cileno sta proponendo un'immagine negativa dei gay, 'qualcosa' che dovrebbe generare ribrezzo nei violenti.
Il gruppo 'Soy Hombre Soy Mujer' sottolinea come quel messaggio non stia facendo altro che incrementare l'omofobia, considerando che negli ultimi anni si sia già registrato un aumento del 600% dei casi di violenza nei confronti degli omosessuali nel paese.
E' stata creata anche una raccolta di firme per chiedere al ministro di pensare ad una nuova campagna a sostegno della sua nobile causa, ma tenendo in considerazione il rispetto verso altre minoranze: ogni categoria di cittadino cileno dovrebbe essere tutelato dalla violenza, sia esso donna, bambino, gay, compresi gli uomini.
Contro Natura sarà Lei!
martedì 23 novembre 2010
Documenti Senza Valore
Continua l'On. Miotto "Potremmo discutere sull'efficacia dei registri, anzi dovremmo farlo in parlamento con uno spirito aperto, non di crociata" e aggiunge "Forse, dietro l'iniziativa dei quattro esponenti del governo si nasconde solo la cattiva coscienza per gli ingenti tagli alla sanità e alle politiche sociali che hanno imposto al paese".
Anche Silvana Mura, deputata dell’IDV, sulla difensiva “La circolare sui registri comunali per il 50% assomiglia a un'intimidazione mentre per la restante metà sembra un atto puramente propagandistico” e sottolinea “Più il governo si avvicina alla fine, più aumenta la sua arroganza come dimostra questo tentativo di tornare all'assalto in tema di testamento biologico. Ancora una volta, come spesso accade nei temi etici e sociali, si tratta di una posizione ipocrita volta ad impedire con gli atti amministrativi quello che hanno tentato di impedire con una legge talmente pessima in tema di testamento biologico che neppure la maggioranza ha avuto il coraggio di approvarla”.
Il diritto costituzionale a cui fa riferimento Cappato è quello sancito dall’Articolo 32:“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
domenica 21 novembre 2010
Roma come Hiroshima
martedì 16 novembre 2010
Come Diceva Lowell
'Allearsi con un ex-fascista?!' tuonano molti utenti su Facebook.
Premesso che non voterei mai una coalizione di questo genere (anche se credo servirebbe, per raggiungere lo scopo di cui parlo qui), io credo che questo Fini non sia più il discepolo di Almirante e dell'MSI.
Come per i comunisti più sfegatati, ritengo anche a destra valga il detto "da piccolo incendiario, da grande pompiere", e che Gianfranco Fini miri a costruire una formazione conservatrice e liberale moderna.
Un pensiero di cui non mi sento parte, ma degno di rispetto come ogni altro.
"Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione" questo diceva James Russel Lowell.
Anche D'Alema era comunista, poi ha cambiato idea. Perchè gli elettori rossi che lo votavano negli anni 80 ora non lo votano più? Lui può cambiare e Fini no?
lunedì 15 novembre 2010
Tolleranti a Due Velocità
Il comportamento del medico è comprensibile.
Ma non eticamente giusto. Lui deve fare il suo lavoro indipendentemente da chi ha di fronte. Non si può decidere chi operare e chi no in base a una valutazione morale. Sul tavolo operatorio non esistono criminali, ma solo persone. (ne parlo anche qui)
Inoltre, va sottolineato che il tatuaggio in questione non implica un comportamento criminale del paziente stesso. Può rappresentare l'adesione a idee orribili e disumane, ma neanche questo è certo: molti si tatuano o vestono o pettinano solo per conformarsi, senza essere nemmeno tanto consapevoli del significato di quei simboli, a destra come a sinistra.
C'è chi, come me, non giustfica il medico, che non può sottrarsi ai suoi doveri morali e deontologici, anche in una situazione sgradevole come quella. Ma ci sono anche quelli che appoggiano la scelta del medico, cioè quelli che sostengono la libertà di pensiero quando la pensi come loro, che sono contro i reati di opinione fino a che si parla di falci e martelli, ma non appena spunta qualcuno con una svastica tatuata (nessun reato giuridico, ndr) sono pronti a lasciarlo morire.
domenica 14 novembre 2010
Saluto di Enea Melandri all'Assemblea Nazionale 2010 del Movimento Radicalsocialista
Insieme peroriamo la causa di una nuova alternativa di sinistra libertaria e progressista, e con interesse e soddisfazione vedo nascere in Italia diverse iniziative in tal senso.
Con Voi e con il Nuovo Partito d'Azione, ho partecipato a diverse iniziative, trovando amici, alleati e compagni che si muovono nello stesso alveo culturale laico, ecologista e liberalsocialista.
Confido nella volontà di crescere, unire e costruire insieme questa nuova identità per la sinistra del futuro, lontana dal dogmatismo e dall'asservimento ai poteri forti, Chiesa, Lobbies, delle altre realtà italiane che appartengono allo stesso fronte politico.
L'ambizione di dar vita ad una nuova sintesi progressista, laica, radicale, socialista, liberale, libertaria, radicale, azionista e sinceramente democratica, è un sogno comune per cui dobbiamo combattere ed impegnarci insieme, oltre gli steccati e le nomenclature, oltre la frammentazione ed il protagonismo.
Per questo, Vi auguro un buon lavoro, e Vi faccio i miei migliori auguri per una proficua e costruttiva evoluzione.
Enea Melandri, Nuovo Partito d'Azione e curatore del blog FareProgresso.
venerdì 12 novembre 2010
Posate a Noleggio, solo in Italia
giovedì 11 novembre 2010
Biocarburanti: c'è chi dice NO
Insieme a Greenpeace, si schierano ActionAid, Bird Life International, Client Earth, European Environmental Bureau, Fern, Friends of the Earth Europe, Wetlands International, Transport & Environment per chiedere lo stop ai biocarburanti, perché se realmente nel 2020 l’Europa dovesse arrivare alla miscelazione di almeno il 9,5% di biocarburanti in ogni serbatoio il territorio verrebbe stravolto.
Un po’ di numeri: verrebbero convertiti in piantagioni fino a 69.000 km² di ecosistemi naturali, pari alla superficie dell’Irlanda, a due volte la superficie del Belgio, a tutta la superficie agricola della Spagna. Tutto trasformato in un deserto verde di piantagioni oleose.
Ma non finisce qui: ci sarebbero tra l’81 e il 167% di emissioni di gas serra in più rispetto a combustibili fossili, a causa della trasformazione di boschi e foreste in distese agricole.
Vanno inoltre considerati altri problemi: se una grossa parte di questi biocarburanti venissero importati dall’estero, ci sarebbe la distruzione delle foreste nei luoghi di produzione ed una consistente emissione di gas serra a causa del trasporto.
mercoledì 10 novembre 2010
L'Avvenire contro Fini
martedì 9 novembre 2010
Picconate al Diritto allo Studio
Niente più fondi per i libri di scuola.
Nel 2011 il governo non ha previsto i fondi per rendere gratuiti i libri di testo delle scuole dell’obbligo: ridotto a zero il capitolo di bilancio della legge Finanziaria che prevede lo stanziamento di 103 milioni per la gratuità dei libri scolastici.
E non solo, il fondo per il diritto allo studio nelle scuole dell’obbligo è stato ridotto di oltre il 70 per cento. Solo il 30 per cento di chi non può permettersi di studiare potrà farlo, ed i bambini delle altre famiglie in difficoltà economiche vedranno l’istruzione a rischio.
Alla voce “sostegno all’istruzione”, nello stato di previsione del ministero dell’Economia, sono stati calcolati solo 33,1 milioni di euro tra le somme da trasferire alle Regioni per le borse di studio, con una riduzione rispetto all’anno scorso di 84,2 milioni di euro, e di 74 in quello del ministero dell’Università e la Ricerca.
I parlamentari Pd hanno registrato una riduzione di 123,3 milioni di euro per l’istruzione prescolastica e di 780,1 milioni di euro per l’istruzione primaria. Per quella secondaria di primo grado e di secondo grado vengono ridotte rispettivamente di 208,3 milioni e di 841,6 milioni di euro, mentre per l’istruzione post-secondaria (quella per gli adulti) il taglio è di 7,8 milioni di euro.
Questi dati, snocciolati dal Fatto Quotidiano, dimostrano come l'istruzione e la cultura siano nemici del pensiero politico berlusconiano, basato sul pecoronismo, sul gregge, sul centralismo carismatico del leader, ma anche sul conformismo e contrario al pensiero aperto, rispettoso e tollerante, di una cittadinanza istruita e cosciente.
lunedì 8 novembre 2010
Tasse e Modelli Matematici
domenica 7 novembre 2010
Una Via per l'Anarchia?
Tempo fa, causa un piccolo danno allo sportello dell'automobile, mi sono ritrovato ad andare dal meccanico per farlo riparare. Al momento del pagamento, per evitare tasse e spese aggiuntive per lui, ed un piccolo sconto per me, mi è stato chiesto un 'assegno girato'.
Del tutto digiuno in materie fiscali, contabili e relative tecniche, ho chiesto lumi "Tu fai un assegno, lo intesti a te stesso, poi lo giri, facendo la firma dietro".
Con gli occhi sgranati, dal basso della mia inesperienza e giovane età, ho chiesto a mia mamma come comportarmi "Ah ma è una cosa che si fa... così lui può usare liberamente quell'assegno quasi come fosse denaro liquido.. lo intesti a ME MEDESIMO (o MM) e poi lo giri...!"
Da quest'episodio, ho poi elaborato tutta la mia teoria per un passaggio, magari non definitivo, e magari limitato solo ad un certo gruppo di persone, ad una sorta di società senza denaro. O meglio, con il denaro, ma solo virtuale.
Tornando all'episodio precedente, supponiamo che il costo della riparazione fosse stato di 100€. Libretto degli assegni, 100€, MM, giro e firmo. Ora quell'assegno è come una banconota.
Il meccanico, poi, ha un debito di 100€ con l'elettricista; quando i due si incontrano per saldarlo, il meccanico paga con l'assegno da me giratogli.
In tal modo, due debiti sono stati saldati (e potenzialmente anche di più), senza intaccare nessun conto e andare in tasca a nessuno.
giovedì 4 novembre 2010
Sanremo e l'Unità d'Italia
Voglio commentare le polemiche che ne sono seguite, facendo una piccola cronistoria degli eventi successivi: in un'intervista il cantautore/presentatore ha eletto Bella Ciao come primo brano da eseguire in nome della storia del paese. Come si sa, però, l'inno partigiano ha valenze controverse, ed ha assunto negli anni forti connotati politici, non condivisi da tutti.
Subito dopo, sono arrivate le dichiarazioni della dirigenza Rai per bocca di Mazzi, che dopo aver chiarito che il significato dei brani scelti deve essere artistico e non politico, si è subito contraddetto. Oltre a Bella Ciao ci sarebbe dovuta essere infatti Giovinezza, storico inno della gioventù fascista.
Subito si è scatenato il vaspaio politico: il PDCI ha bollato la cosa come "una vergogna colossale"; anche il leader di Rifondazione Paolo Ferrero all'attacco: "Vi sono parti della nostra storia patria che non possono essere sdoganate sotto forma di fenomeni di costume"; alle critiche si è unito anche lo storico Nicola Tranfaglia, dell’Italia dei valori: "È un ritorno alla retorica fascista che gli italiani speravano di aver archiviato con la lotta di liberazione più di settant’anni fa"; arriva per ultimo il Partito Democratico, per bocca di un indolente Pierluigi Bersani: "Non è possibile...se fosse vero dovrebbero vedersela con noi".
Premettendo che proprio in seguito a tutto questo sono state annullate le due esibizioni, vorrei esporre il mio pensiero: condivido in pieno le impressioni di Ferrero e Tranfaglia, e sono fermamente contrario all'esibizione di Giovinezza come brano storico dell'Italia. Allo stesso modo, sia chiaro, mi opporrei se sul palco dell'Ariston venissero proposti brani oggettivamente politici di sinistra, come Bandiera Rossa, ad esempio.
Il discorso cambia per Bella Ciao, il cui significato politico è successivo: in origine un inno della Resistenza Partigiana, a cui hanno partecipato, sì, i Comunisti, ma anche i Democristiani, gli Azionisti e i Liberali, è stato poi fatto proprio dall'estrema sinistra rossa. La colpa di questo, è da imputare proprio ai Comunisti, che negli anni hanno fatto di questa canzone un uso smodato, spesso immotivato, per perorare le loro lotte.
Si può quasi costruire un parallelismo con il sole delle alpi, storicamente simbolo culturale del settentrione, espropriato dal pensiero politico leghista (anch'esso di recente nell'occhio del ciclone, ne parlo qui).
Io non credo, però, che eseguire Bella Ciao a Sanremo sia una cosa poi così sconveniente, se inquadrato nel giusto contesto: celebrare l'Unità d'Italia è sicuramente più importante di qualsivoglia congettura politica, e nessuno chiede lo sventolio di bandiere rosse, falci o martelli.
Non si può, però, decidere di aprire un congresso di partito con una canzone e poi stupirsi se questa viene additata come politicizzata dall'opposizione.